Memorial Ramondino: il torneo di calcio a 5 per una vera integrazione


Quando lo sport incontra la volontà di mettersi insieme e la disponibilità di un centro sportivo può essere un veicolo di partecipazione, di conoscenza reciproca, di incontro tra etnie, religioni e culture diverse che molto spesso si incrociano senza mai parlarsi. La possibilità di appartenere ad una squadra, seppur nel tempo limitato di una partita di calcetto, crea una comunità di persone che sul campo lasciano da parte le loro storie, anche i loro ruoli istituzionali, aggregando quante più persone intorno ad un obiettivo comune.
Il torneo promosso dalla Don Tonino Bello, Coni Avellino e IrpiniaAltruista ha visto confrontarsi sui campi del Country Sport di Avellino, ben quattro rappresentative dei Rifugiati presenti sul territorio irpino, il Marocco, l’Ucraina la Romania, le forze dell’ordine con la Questura di Avellino, le Associazioni di volontariato tra cui IrpiniaAltruista, Don Tonino Bello, La casa sulla Roccia, la Misericordia di Avellino, l’Anpas, la bottega Equomondo, il Gruppo Scout Monteforte Irpino 1 e il Forum dei Giovani di Avellino: un modo per comprendere come correre dietro ad un pallone possa servire da stimolo per il superamento di paure e di problematiche che affliggono una parte della popolazione, un modo per sentirsi realmente squadra insieme a persone provenienti da diversi Paesi e contesti sociali.

Oggi più che mai nella nostra provincia, bisogna riscoprire fuoriclasse e capitani che spingano i propri team a mettersi a disposizione degli ultimi aiutando i tanti che si trovano in difficoltà senza distinzione di ruoli. Il Memorial Ramondino, i suoi promotori e partecipanti, vanno oltre il semplice momento di svago e divertimento collettivo, favorendo modelli di interazione, integrazione e partecipazione che sarebbe auspicabile ritrovare al di fuori del campo da gioco nei comportamenti quotidiani di ognuno.